sabato 31 dicembre 2011

PROFILI parte 2: ALEXANDER, LA CAPRA



La capra Alexander è un classico finto modesto, uno di quelli che si autoincensano senza nemmeno accrogersene. Nella realtà, è una persona normalissima, quasi noiosa, per la quale è difficilissimo provare alti picchi di interesse. Scrive (in modo assolutamente normale) ma ama autodefinirsi una commistione di Tolkien, Lovecraft e Asimov. Qualche persona mediocre lo sostiene, alimentando il suo ego già ipertrofico. Ovviamente, non accetta nessun tipo di critica (comprese quelle costruttive) ed è subito pronto all'insulto (velato, a dire il vero). Suona uno strumento (sempre in modo assolutamente normale) in due gruppi altrettanto normali...anzi, uno dei due gruppi sta al di sotto della definizione "mediocre"...per i quali compone melodie scontate farcite di testi scontati. Ha una vita normalissima (alcuni la definirebbero addirittura "privilegiata") ma negli anni è riuscito a trasformarla in una favola dalle tonalità dark, nella quale le parole "colpa", "dolore", "sofferenza" e "inadeguatezza" sono usate con ossessione. L'unico problema è che non conosce nulla di tutto ciò.
Costruendosi un personaggio fintamente riflessivo, indirizzato verso un' autodistruzione innocua e inconsistente, è riuscito a farsi passare come persona profonda e che ha capito tutto (dell'ultima cosa, credo sia profondamente convinto). Quando non spara sentenze sulle altre persone, è impegnato comunque ad imporre la propria morale (discutibilissima) e a giudicare dall'alto del suo nulla.
Ha inventato una finta depressione che lo perseguita e che usa ad hoc per darsi un tono con chi non lo conosce davvero.
E' fermamente convinto che il mondo abbia bisogno di lui e si dedica a mille attività pur di impegnare il tempo libero di cui dispone. Crede di essere una specie di "life saver" e ad ogni "impresa" compiuta, descrive tutto con dovizia di particolari patetici e drammatici alle poche persone che ancora ascoltano ciò che dice.Il che equivale a fare un atto di beneficenza per poi vantarsene con gli amici, al bar.
A loro volta, queste persone rispondono con frasi scontate come "ohhhh, Alexander, che splendido essere umano sei! Io non avrei mai il coraggio per affrontare certe cose! Wooooow! Ce ne fossero, di persone come te...".
Peccato che nella realtà, il buon Alexander non sia in grado di aiutare nessuno.
Quando qualcuno ha chiesto aiuto, è stato capace solo di girare i tacchi.
Anzi, gli zoccoli.

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