sabato 26 ottobre 2013

UNA PROFEZIA AVVERATA

Un sacco di anni fa avevo un blog ( http://io-dio.blogs.it/ ) dove, in collaborazione con un altro ragazzo, raccontavo le strane avventure (tutte purtroppo vere) di un nostro amico comune.
Giusto ora mi è capitato di rileggere ciò che aveva scritto il mio "collaboratore" e devo dire che aveva tremendamente ragione....

"... noi continuavamo a ricevere solo ingratitudine e nessuna collaborazione.
Ma in fondo anche questo è Bhelloy...
...quindi un solo consiglio, che vale almeno quanto quello di non dare da bere ad un Gremlin dopo la mezznotte:
se incontrate Max siategli amici, ma il giusto. Sfruttatelo un po’ e trattatelo come un essere inferiore. Vi ringrazierà, si sbatterà per voi e vi coprirà di regali.
MA PER NESSUN MOTIVO diventate suoi amici stretti perchè ve la farebbe pagare!!!"

I fatti attuali dimostrano che, chi scriveva, aveva ragione al 100%.
E ora che ha messo anche in pratica ciò che consigliava di fare (sfruttarlo, soprattutto), può esercitare tutta la sua influenza.
Che tristezza.

QUANDO LA FANTASIA SUPERA LA REALTA'......

Conosco quel blog da anni.
A volte ho riso per qualche post... altre volte mi è venuta la colite. La seconda si è spesso presentata quando l'autore scriveva patetici raccontini ( lui stesso si è definito "una commistione stilistica tra Tolkien, Lovecraft e Asimov"........................un minuto di silenzio, per favore) oppure storie di vita vissuta tragicamente "pompate" o addirittura immaginate.
Questa volta non ho potuto fare a meno di riportare qualcosa sul mio blog.
Il post in questione è una autentica perla.
http://iradegliangeli.blogspot.it/2013/10/cosi-esco-per-un-aperitivo-con-unamica.html#comment-form

L'autore racconta come, durante un tranquillo aperitivo con un'amica, venga avvicinato da una misteriosa ragazza.................

- Ciao, scusatemi: voi non siete fidanzati, vero?
- Mmmh, no, perché?
- Eh, vedevo troppa allegria perché lo foste
Certo, come no! Una tipa mai vista prima si avvicina ad una possibile coppia con questa frase...ok.

Per prima cosa, penso che dovrebbero smettere di servire alcool ai minorati mentali: per fare un arrivo del genere, e sorridere come fosse una battuta scritta da Woody Allen, devi avere lieviti in fermento che copulano selvaggiamente coi neuroni. La seconda è che non basta essere "fighe" per computare automaticamente pensieri all'altezza: capisco che tu sia abituata in tal modo, ma questa non è la macchinetta del caffè e io non sono il collega che avvallerebbe anche un tuo starnuto come opera d'arte pur di sbirciare nella scollatura. Qui si valutano i contenuti, non i contenitori.
Uè, ciccio, QUI si valutano i contenuti, cosa credi? Mica pizza e fichi, eh!
Non commento l'ultima frase, davvero degna di nota, dove l'autore addirittura VALUTA i "contenuti"!!! Beh, da quanto mi ricordo, in realtà non guardava nè l'uno nè l'altro, visto che le sue "conquiste" erano "anonime" (per usare un eufemismo) sia di aspetto che di "contenuto".......

- Il tuo medico lo sa che sei qui?
Già, anche io bevo. Solo che a me disinibisce la repulsione per il genere umano.
Dio mio, che frase da duro... di sicuro effetto per chi non conosca la parola "clichè". Ninetto, non hai capito che è il genere umano ad avere repulsione di te?

- Sei sarcastico, mi piace. Penso che dovremmo conoscerci meglio.
La fisso con quel minimo di sbalordimento proprio delle situazioni dove nulla è come dovrebbe essere. Intanto lei continua.
- Per evitare di correre, ti lascio il mio contatto.
Mi allunga un biglietto, sopra c'è un anagramma.
- Cosa dovrei farci?
- Se sei abbastanza intelligente, lo risolverai. E' il nome che uso su Facebook.
Certo, certo. Una tipa che, da quanto dici, è "figa" si avvicina a te e ti vuole conoscere. Certo, perchè tu sei talmente bello e affascinante... In ogni modo, se questa scena fosse successa davvero, avresti dovuto capire che la tipa era pazza: ti ha definito "abbastanza intelligente"!

La parte drammatica era, come sempre, nei particolari: il biglietto con l'anagramma non era scritto a mano, bensì stampato su cartoncino. In pratica, per questa sciroccata regalare anagrammi come fossero test d'ammissione era così "normale", che aveva iniziato a stamparli.
Lei torna al posto, io riprendo contatto con la realtà e continuo a parlare con l'amica. Finito il nostro consueto aperitivo, chiedo al cameriere un foglietto e una penna. Prima di uscire mi dirigo verso miss sanità mentale 2013 e le appoggio il foglietto sul tavolo piegato a metà.
Lo apre.
- 46? Ma questa non è la soluzione.
- Infatti, quello è il mio numero di telefono. Anzi, è la somma dei numeri che lo compongono. Ma se sei abbastanza intelligente, sono sicuro che potrai scomporla e trovarli tutti quanti.
E con questa mega minchiata finale, abbiamo fatto en plein! L'eroe ha prevalso sulla "figa" stupida, dimostrandole quanto è scaltramente sarcastico e superiore! Maschietti, prendete nota: valutate i contenuti, mi raccomando! Anche se dovesse presentarsi una fotomodella da paura e voi non vedete una donna (come si deve) da secoli, dimostratele che siete più forti e battetela con la sagacia che vi contraddistingue!
Autore, sogna e continua a sognare................ magari finirà per succedere davvero!
Che belli sono, i sogni..............

mercoledì 23 ottobre 2013

L'UNICO KARMA CHE CONOSCO E' "POLICE"

Ogni tanto mi piace tirare le somme del periodo che sto vivendo.
E' un bel momento, non posso lamentarmi di nulla.
Sono cresciuto più in questo ultimo anno che negli scorsi 32...purtroppo, anche la panza è cresciuta di conseguenza, ma sono particolari poco interessanti.
Ho perso il gusto di infiammarmi con nulla e ho preso la buona abitudine di ragionare, di prendere le cose con calma, di sorridere di più e di pensare meno in negativo.
Ho riacquistato la fiducia nelle persone (anche se ne restano più di un paio che stirerei volentieri sotto le ruote della macchina) e devo dire che tutto sembra davvero più semplice.
Qualche affezionato alla New Age direbbe "è il karma..." e altre stronzate simili.
Non credo nel karma e nel resto della filosofia zen... ma devo ammettere che, se si impara a prendere la vita come viene, senza vivere costantemente sul filo del rasoio, si vive meglio.
L'ho capito solo adesso ma non posso certo lamentarmene...