domenica 20 dicembre 2015

UN CANCRO DI NATALE (a novel by CHARLES DICKHEADS)

La storia natalizia che sto per raccontarvi, si svolge in una triste e depressa cittadina, piena di portici, campanili e strane torri che bucano un cielo sempre grigio e denso di nubi.
Il protagonista, un certo L. Screwge, era di certo un ceffo da evitare: brutto, sporco e cattivo e, come da copione, dannatamente solo.
Il tapino si ritrovava sistematicamente solo perchè era davvero un losco figuro. Losco, ma così losco da essere stato abbandonato da tutti i suoi amici, che tanto avevano provato ad aiutarlo, tentando di curarlo con affetto e amore (tutte cose sprecate, visto che quell'essere abominevole e disumano non era mai stato in grado di apprezzare ciò che di bello la vita gli aveva donato).

Ma quella precisa notte, la notte della Vigilia di Natale, qualcosa era destinato a cambiare...

Screwge dormiva profondamente nel suo letto, al sicuro nella dimora per cui pagava il mutuo.
Stava sognando di dare del "gregario del cazzo" ad un suo vecchio amico, quando qualcosa lo svegliò, trascinandolo fuori dal letto.
In men che non si dica, si trovò a volteggiare nel cielo notturno, ancora non del tutto cosciente di ciò che stava accadendo.
"Ma che cazz....fa un freddo boia...." farfugliò.
"Certo che fa freddo, stai volando!" gli rispose una voce.
Screwge fu costretto a destarsi, rendendosi conto dell'assurdità degli eventi che si paravano davanti ai suoi miopi occhi. Stava volando per davvero, mentre un ragazzetto dallo sguardo vispo (ed un costume quantomeno "minimale") lo teneva per mano, sostenendolo e aiutandolo a non cadere nel vuoto.
Bestemmiò sonoramente e subito gli giunse uno scappellotto in risposta.
"Eh, no! Domani è Natale e le bestemmie sono bandite!" lo rampognò il fanciullo.
Seguì un'altra bestemmia, durante la quale Screwge si rese conto di essersela fatta sotto per la paura.
"Senti, ragazzo, io non so chi tu sia, ma mi sono appena cagato addosso...fammi scendere!"
"Ora taci. Non mi importano le tue condizioni igieniche! Io sono lo Spirito del Natale Passato e tu sei costretto a seguirmi!"
Screwge chiuse gli occhi e, dopo una lunga sequela di improperi, riuscì a mettere i piedi a terra.
Era sceso da un'altezza spropositata in pochi secondi, ritrovandosi all'improvviso davanti alla finestra di una villetta ben tenuta.
"Guarda dentro!" gli ordinò il fanciullo volante.
All'interno, pareva proprio fervessero i preparativi per una serata ricca di amore e amicizia: c'erano poco più di una decina di persone molto sorridenti (forse anche un po' troppo), che correvano da una parte all'altra, portando piatti colmi e lasciandoli su di una tavola imbandita. Si abbracciavano, si scambiavano baci e saluti, in un'atmosfera natalizia davvero da favola. C'era calore da vendere.
"Quei sorrisi sono plasticosi....chi cazzo sono sti mezzi decerebrati???" chiese Screwge.
"Non li riconosci? Sono i tuoi vecchi amici..."
"Ah, ma che bello. E quindi? Non li vedo da decine di anni e sinceramente, sto bene anche senza!Ma....aspetta un attimo!!! Lì ci sono.... io!!!"
La scena non lasciava spazio alla fantasia: seduto in disparte, con l'aria annoiata, c'era un giovane Screwge.
"Ma che roba! Guarda che faccia avevo! Incredibile! E' la faccia di uno che si sta rompendo i coglioni a morte ed in modo irreparabile! Povero, salvatelo da quell'agonia!!!! Ti prego, Spirito, lascia che io salvi me stesso da questa mediocrità...", disse il burbero, rivolgendosi all'entità.
Lo Spirito del Natale Passato lo guardò con aria severa e pronunciò una terribile sentenza:
"Stanotte stessa verranno a visitarti due miei colleghi e saranno cazzi acidi, credimi. Dovrai cercare dentro di te la forza per cambiare o terribili conseguenze si sommeranno alla tua già immensa sventura!"

All'improvviso, Screwge si ritrovò di nuovo nel suo letto, al sicuro dalla notte tenebrosa.
La finestra era aperta ed un vento maligno faceva volare le tende (oltre a far entrare un freddo boia).
Ancor prima di rendersi conto se fosse stato o meno un incubo, udì un rumore provenire dalla cucina.
Si armò subito con il manganello estensibile, pronto alla pugna.
Lo stupore nel trovarsi dinnanzi un ciccione in canotta e mutande che gli stava saccheggiando il frigorifero, prese il sopravvento.
"Esci subito di qui, panzone schifoso o ti apro il cranio con 'sto...."
"Hey, hey, easy, man! Modera i termini! Io sono lo Spirito del Natale Presente, show some respect!"
"Ma perchè???? Perchè capitano tutte a me??? Cosa ho fatto di male...." si lagnò Screwge, ma non riuscì a terminare la frase, che già si trovava proiettato in cielo, con il corpulento (e anche un po' tamarro) spirito guida che lo sorreggeva.
Dopo aver volato per tempi incalcolabili, Screwge si ritrovò davanti alla stessa villetta di pochi minuti prima, mentre le persone all'interno si scambiavano regali, augurandosi ogni bene tra abbracci e sorrisi.
"Ancora? Ma che roba è? E' sempre uguale!!!" chiese stupito.
"Sono sempre i tuoi vecchi amici. E anche se la scena ti si presenta sempre uguale, sappi che non lo è: questo, è il presente. Osserva attentamente e dimmi cosa vedi, bitch."
Nonostante sembrasse tutto identico, qualcosa era effettivamente cambiato: Screwge non era più visibile nel contesto e sembrava che i sentimenti di affetto, amicizia ed amore fossero triplicati.
Lo Spirito lo guardò. "Vedi? Guarda come sono beo...ehm, beati! Guarda come si divertono! Come stanno bene senza di te, senza la tua presenza oscura, negativa, invidiosa e cancerosa! Deal with it!"
"Si, ok, vedo. Manco io, questo è vero...l'amicizia, l'amore, le vibrazioni positive e tutto il resto sono visibilmente aumentati... ma continua a sembrarmi tutto una incredibile rottura di palle, quindi mi faresti il piacere di alzarmi in volo e portarmi di nuovo nella mia camera, per dio? Ho freddo, sono stanco e vorrei dormire un po', se non chiedo troppo"
Lo Spirito si grattò la panza, emettendo un sonoro rutto.
"Sei solo invidioso. Critichi e distruggi quello che non hai, ciò che ti fa paura..."
Screwge sbadigliò. "No, caro, ascoltami tu ora: sappi che, a me, 'sta roba fa venire il voltastomaco. Questa gente è falsa come Giuda subito dopo aver baciato Cristo e se il sentimento di amicizia è venuto meno, ci saranno pure dei buoni motivi. Non invidio nulla e nessuno, mi dispiace per le tue convinzioni, ma stai pisciando fuori..."

Screwge era di nuovo nella sua stanza, avvolto dall'oscurità.
Per un attimo, pensò che era stato soltanto tutto un grande incubo e voltò gallone... ma subito qualcosa gli levò le coperte di dosso, strattonandole con inaudita forza, lo afferrò per le caviglie e si librò in volo.
"Ma basta, per dio! Non se ne può più! Cristo santissimo, sono in ferie, lasciatemi stare! Ho ancora tre giorni da fare...ma che cazz...vaff....!!!!"

Stavolta, non c'era la solita villetta, ricca di amore e dolcezza.
Non il tepore del focolare e le simpatiche risate, non i regali e l'atmosfera calda e avvolgente bensì...
Un cimitero.
Un triste, desolato cimitero infestato dalla nebbia.
Screwge si girò per guardare in faccia il suo accompagnatore, ma ciò che vide non gli piacque.
Un'altissima e massiccia figura incappucciata, simile al Triste Mietitore, si ergeva inamovibile e silenziosa.
"Ecco, sapevo che la fregatura era all'angolo...tutta 'sta fatica e poi si scopre che sono morto, come ne 'Il sesto senso'..."
"Ti sbagli. Non sei morto. O almeno, non ancora. Io sono lo Spirito del Natale Futuro e sono qui per mostrarti cosa succederà se non riuscirai a cambiare..." disse la figura spaventosa.
"Ohhh, che due maroni! Io non voglio proprio cambiare nulla! Sto bene come sto e che si fotta il resto!"
"TACI!!!" tuonò lo Spirito "E GUARDA COS'HAI CAUSATO, CON LE TUE SCELTE EGOISTE!"

Camminarono, passando in rassegna varie lapidi, corrose dal tempo e dall'incuria.
"Guarda, stolto! Qui giace Maximilian Beluà, tuo amico d'infanzia: dopo aver fatto l'infame con te, lo hai chiamato 'senza palle' e lui si è tolto la vita!"
"Ma si, ha fatto bene...era solo un gregario del cazzo!" si giustificò Screwge, alzando le spalle.
"E di lui cosa mi dici? Lui era Nicolaj Nanneeeeeeeeneeeeeee. Solo perchè, ad un certo punto, ti ha girato le spalle, screditandoti in modo gratuito, meritava che tu sottolineassi la sua effettiva incapacità e le sue qualità inesistenti?"
"Ma si, ma si....che vuoi che sia! Quello aveva già dei complessi grossi come una casa...meglio così! Pensa che si era messo con la mia ex...e credo si siano suicidati perchè entrambi irrimediabilmente depressi..."

Arrivarono ad una lapide particolare, sopra la quale svettava un busto in pietra dalle fattezze molto simili a quelle di Klaus Kinski.
"Lui era il tuo migliore amico. Aveva raggiunto fama e successo, mettendo a frutto tutto il suo indiscutibile talento... ma tu continuavi a mettere 'non mi piace' sul suo canale Youtube... continuavi a bocciare i suoi progetti (un po' bruttini e scontati, a dire il vero), facendogli notare tutta la sua incoerenza. Va bene, era sicuramente un parassita ed un grandissimo opportunista, ma perchè tutto questo odio verso di lui?"
"Guarda, senti...questo tizio era il più assurdo di tutti e aveva dei complessi di inferiorità che toccavano il cielo. Io non ho più tempo da perdere con queste cose... Portami a casa."
"MA SE NON CAMBIERAI, NEL FUTURO, TUTTE QUESTE BRAVE PERSONE MORIRANNO!"
"Eh, cazzi loro, fratello. Mi dispiace tanto, ma io ho già le mie cose a cui pensare"
"ALLORA NON HAI COMPRESO IL MIO MESSAGGIO E QUELLO DEI MIEI FRATELLI SPIRITI!"
"Pazienza, cosa posso dirti? E' stato bello. Ora mi riporti a casa?"
"TU NON CAMBIERAI MAI!"
"Per dio, certo che sono cambiato. E ho scoperto quanto si stia bene senza rompicoglioni attorno. Ora basta; ho freddo, sonno e lo scroto da ricomporre, ma ci penserò domani. Ora andiamo."

Il mattino seguente, era già Natale.
Screwge si alzò dal letto, di ottimo umore, e corse subito al supermercato per comprare un enorme tacchino farcito.
Gridava come un pazzo "Buon Natale, Buon Natale!!!" a tutti, cosa che non succedeva da qualche decina di anni.
Lo fermò un passante, chiedendogli il perchè di tutto questo entusiasmo.
"Perchè mi comporto così? Perchè la scorsa notte, qualcuno mi ha fatto ricordare di com'ero... e di quanto si stia meglio, circondato da persone vere, che non portano maschere e non ti danno un calcio in culo quando sei nel momento del bisogno. Come diceva sempre mia nonna 'amici amici....amici un caz'!!!! E ora scusami, ma devo riempire la mia giornata di cose positive: vado a distruggermi, mangiando e bevendo come un maiale maremmano! BUON NATALE!!!!!!"
Screwge corse via ridendo.....e nessuno lo rivide mai più.
Buon Natale a tutti, che siate belli oppure brutti.






martedì 15 dicembre 2015

UNA COSA IMBARAZZANTE E'...

... avere una ex-morosa decerebrata che mette "mi piace" a qualsiasi cagata venga postata dal suo attuale compagno, pur non sapendo nemmeno di cosa si tratti.

giovedì 19 novembre 2015

I SOGNI SON DEEESIDEEERIIIII.....

Ieri notte ho sognato di avere la possibilità di fronteggiare un losco individuo.
Tale losco individuo (che nella vita reale si chiama Max e che si è professato mio amico per più di 20 anni per poi sparire senza dare spiegazioni) risponde finalmente ad un mio messaggio privato, dove lo invito a smettere di comportarsi in modo vile e di fornire almeno qualche spiegazione decente.
Inizialmente mi fronteggia nel suo solito modo spavaldo, arrampicandosi su specchi (ormai consumatissimi) e sorridendo ad ogni mia domanda mirata.
Quando gli faccio notare quanto sia ingiusto con chi lo ha spalleggiato e servile con chi lo ha sempre sfruttato, inizia a ridere di meno.
 "Ho sempre saputo che avevi degli evidenti problemi nei rapporti umani, ma fare questa fine ingloriosa non è davvero da te" gli dico.
 "Con ciò che sei in grado di fare saresti potuto essere un protagonista.
 E invece sei solo un gregario del cazzo".

Gregario del cazzo.
Mi viene da ridere anche nel sogno per aver detto ciò, ma è proprio quello che penso di lui.
Uno squallido e servile gregario del cazzo.

Spero di poterti incontrare per dirtelo in faccia.
So bene che, visto quanto sei codardo, non verrai certo da me per porgermi l'orecchio.
Ma il mondo è piccolo e prima o poi ci incontreremo.
Caro il mio gregario del cazzo.

martedì 14 luglio 2015

ECCO PERCHE' HO PAURA DEI CRISTIANI

Io sono notoriamente ateo-agnostico e, fino ad oggi, non ho incontrato nessuno in grado di farmi cambiare idea. Anzi.
Ogni volta che mi capita di confrontarmi con un "cristiano", assisto alle cose più assurde.
Va bene che molti di questi personaggi, in realtà, non sanno nemmeno cosa significhi essere "cristiano", visto che il 99,9% di essi non ha nemmeno mai letto la Bibbia (tantomento una tradotta in modo decente), ma tralasciamo anche questo particolare....
Ok che si tratta di gente che si ritrova in gruppi "carismatici", dove si riceve lo Spirito Santo, cadendo in trance e parlando lingue sconosciute....
Insomma, non voglio certo dire che siano tutti dei pazzi scatenati, anzi...
No, va bene, non sono credibile. Sono tutti dei pazzi scatenati.
In questo post voglio parlarvi di due individui che, durante una discussione, mi hanno spaventato davvero.

Un mio amico lancia una provocazione parecchio interessante, tramite Facebook.
La cosa non viene colta da tutti e l'argomento prende una forma diversa, arrivando ai "tatuaggi sacri".
Io dico la mia:
Da lì, si scatena un mezzo putiferio.
Vengo subito preso a parolacce da un energumeno palestrato di 22 anni, filo-fascista e con una pessima sintassi.
Cerco di rispondere in modo ironico e rilancio con un piccolo "flame":



Subito si aggiunge un'altra invasata che, non cogliendo l'ironia, inizia un delirio assurdo (al quale NON POSSO non rispondere con ironia...):


Il post va degenerando e il mio amico mi manda un messaggio privato, avvertendomi delle minacce che il neanderthaliano di 22 anni mi starebbe rivolgendo (domanda: perchè non scrivere direttamente a me???):






Rispondo al mio amico, fornendogli il mio reale indirizzo di casa.
Mi dice lui: "Ma davvero devo darglielo?"
E io: "Certo. Lo attendo a braccia aperte. Non reagirò, resterò fermo immobile... e con i suoi soldi, sicuramente, potrò ristrutturare la casa. E, forse, anche qualcosa in più..."

 Faccio notare l'assurdità delle minacce (che non mi preoccupano nemmeno per sbaglio) e di quanto sia in contraddizione con il suo credo. Un cristiano insulta un suo "fratello"? O lo minaccia?
Mhhhhh, no: qui Gesù avrebbe da ridire....
I messaggi privati al mio amico continuano, nonostante io abbia già fornito il mio indirizzo e gli abbia detto di passare ai fatti, visto che di parole ne aveva già dette fin troppe.                                                                  Lo stesso mio amico gli sconsiglia uno scontro fisico con me, dicendogli che sono "grosso" (cosa assolutamente non vera) e lui reagisce con ulteriori deliri (e sintassi oscena)                            



Quello che il fessacchiotto non può sapere è che, in realtà, io non ho mai fatto a botte in vita mia.
Ho sempre seppellito i miei "avversari" con parole e sguardi.
In ogni caso, vista la sua superiorità fisica, passerei direttamente in modalità "berserker" e di sicuro la spunterei.

Il discorso continua e il buon Samuele è sempre più a corto di argomenti. Si arrampica sugli specchi....tenta qualche altro insulto, ma la sua difficoltà nell'esprimersi gioca contro di lui e lo costringe alla ritirata.
Abbandona la discussione, blocca me ed il mio amico e scrive questa ennesima boiata sul suo profilo:


Caspita, come se la canta e se la suona da solo, il ragazzo!
Intercetto il suo post e gli rispondo: "Mai sentito parlare di DISSOCIAZIONE?"
Blocca di nuovo il mio profilo... ma continua ad incensarsi da solo...
                         
                                             

A parte sintassi e totale mancanza di virgole, il concetto è chiaro: "Ho vinto io!"
Ci lascia con un'ultima perla, degna del più grande filosofo orientale:
 
                                          



Ebbene si.
Ora posso davvero dire di avere PAURA dei cristiani.

domenica 31 maggio 2015

IL BLOG DEL SECOLO

Molto tempo fa, un losco figuro mi iniziò ad un blog chiamato "Difendersi dal diavolo è dovere di tutti".
Da subito mi innamorai di quelle astruserie (diavoli tenuti lontani con supposte di aglio, aspirapolveri, ventilatori) e tentai di interagire con l'autrice (tale Vivamerlin), cercando di farla ragionare.
Cosa che risultò essere impossibile, vista l'inossidabile convinzione della stessa.

Poi, avvenne il crollo di Splinder... e il blog fu irrimediabilmente perso.

Solo molti anni dopo, ho scoperto che un prode aveva salvato l'intero blog, prima della tragedia.

Ora, è alla portata di tutti.

Difendetevi dal diavolo, mi raccomando!

http://venti6tre.blogspot.it/



mercoledì 27 maggio 2015

IO AMO I MIEI ROSICONI

Io amo i miei rosiconi.
Sono il più bel pubblico che io abbia mai avuto.
Arrivano a livelli di idiozia che difficilmente saranno superati.
Devono sempre e comunque tentare di dimostrare qualcosa.
Il problema è che non riescono a rappresentare nulla, se non IL NULLA.

Ah, ma io adoro il modo in cui si fondono, quasi come se ragionassero con un solo cervello.
Anzi no.
Un cervello intero non lo fanno.

Vabbè... ma io li amo lo stesso.

domenica 10 maggio 2015

AND THE WINNER IS....

Un collega di blog mi segnala questa foto.

Beh, non sapete quanto ho riso. Ho riso davvero malamente.
Il fatto che un mio post stupido possa essere preso in considerazione per conferire un titolo idiota, è una grande sensazione.

La storia, per chi volesse conoscerla, è molto semplice.
Un mio conoscente aveva questa specie di blog, dove tentava di fare il simpatico per ricevere consensi.
Per 5 post scarsamente ironici, ne scriveva almeno 1 fintamente riflessivo... in modo che la gente potesse pensare "Ah, che persona interessante e piena di sfaccettature!".
Un di questi momenti tristemente patetici era rappresentato da un racconto, intitolato "Il demone della catena". Descrivendo il suo stile come "un misto di Tolkien, Lovecraft e Asimov", si dilettava in questi guazzabugli scontati e stucchevoli... fino a quando il sottoscritto ha deciso di proporre una sua versione del simpatico raccontino... "Il demone della catena del cesso".
Un must.

lunedì 23 marzo 2015

PRENDERSI UN PO' DI TEMPO

Dopo le varie sconfitte che una persona può subire (ciò non accade se siete superuomini che sanno il Krav Maga e che salvano vite a destra e a manca), arriva sempre il momento in cui è necessario fermarsi a leccarsi le ferite e riflettere.
In questo lasso di tempo qualcuno se ne andrà, altri arriveranno... qualcuno perderà la testa e non si accorgerà di avere bisogno di uno psichiatra mentre altri ancora si ricostruiranno pezzo per pezzo, rimettendosi in piedi.
A volte penso alle persone che ho lasciato indietro e a quelle che mi hanno lasciato indietro, ma alla fine l'ago della bilancia pende sempre, per ora, positivamente dalla mia parte.
Mi sto prendendo altro tempo.
Per continuare a stare bene.

venerdì 9 gennaio 2015

AH, BEH, E' VERO.....

Ci sono tante cose che non tornano.
Una di queste risale al 2004 circa, quando fui brutalmente tradito (con 2 persone diverse) e lasciato dalla mia ragazza di allora, Laura.
Ricordo di essere stato malissimo, di aver passato un periodo davvero orrendo... MA non ricordo di aver scritto da qualche parte quanto Laura fosse una zoccola, una brutta persona, una falsa e tutto il resto.
Questa cosa mi ha sempre tormentato e proprio ora mi sto domandando il perché io non lo abbia fatto.
Ah, giusto...
All'epoca non c'erano ancora i social network e non andava di moda avere un blog.