lunedì 24 novembre 2014

CAMBIO ROTTA, CAMBIO STILE.....

Mi avevano dato per spacciato.
Avevano più volte detto che ero nato stronzo e che sarei morto tale, dopo aver passato una vita di solitudine perché, ovviamente, abbandonato da tutti.
Qualcuno sosteneva che "cambiare" mi spaventava, perché avrei dovuto riscrivere gran parte della mia vita.
Posso onestamente dire che non è stato così.
Ho, per così dire, invertito la rotta.
Non so come sia avvenuto il cambiamento e nemmeno l'ho cercato.
Improvvisamente, mi ritrovo completamente "nuovo"... e, si, ho riscritto gran parte della mia vita.
Non ho idea di dove sia andata a finire tutta la mia negatività (spero non sia in giro a far danni...), ma spero che i vari "detrattori" si possano rendere conto di quanto stavano sbagliando.
Una persona può cambiare, anche quando non lo richiede esplicitamente.
Certo, qualche modifica consapevole è stata necessaria, ma tutto il resto è scivolato in quella direzione.
La cosa non mi dispiace affatto.
Dopo aver passato 33 anni a tentare di accettare me stesso, mi ritrovo invece nel bel mezzo di una convivenza assolutamente pacifica, all'insegna del "pacifismo".

Una parte ben celata di me, però, sogghigna ancora quando vede il cadavere del nemico passare, trascinato dalla corrente del fiume...ma questo è un piccolo piacere innocuo, al quale non voglio rinunciare.
Uno non può essere buono e puro al 100%.
Assolutamente no.

venerdì 14 novembre 2014

IL PERCHE' DI TROPPE COSE

Mi hanno chiesto il perché del nome "il pacificatore".
Mi hanno chiesto il perché dell'uso della figura di Rasputin.
Mi hanno anche chiesto chi sono.

Il nome che uso proviene da un mio tentativo di "mettere pace", durante una situazione spiacevole.
Non mi era MAI capitata la figura di "paciere" e, ovviamente, fallii miseramente.
In più, il tutto, fu visto negativamente e non fece altro che alimentare il fuoco.

Rasputin... occhi da lupo... capace di curare e allo stesso tempo annientare una persona... un folle...un visionario... una figura che incute terrore e rispetto... un uomo che, alla fine, esalta la vita anche durante la sua morte:

da Wikipedia:
"Rasputin fu avvelenato col cianuro durante una cena a casa di Feliks Jusupov; ma, poiché resisteva al veleno, i congiurati gli spararono al fianco con una pistola. Rasputin però si riebbe: venne così colpito da un nuovo colpo alla schiena e, mentre veniva trascinato verso il cancello del cortile, fu finito con un colpo in fronte. Il suo cadavere fu gettato nel fiume Moika, da cui riemerse il giorno dopo. Fu riscontrata acqua nei polmoni: quindi, nonostante il veleno e i colpi di pistola, Rasputin fu gettato nell'acqua ancora vivo, dimostrando così un'inaspettata e sorprendente vitalità."


Chi sono? Sono lui.