venerdì 15 novembre 2013

"...SIEDITI E ASPETTA DI VEDER PASSARE IL CADAVERE DEL TUO NEMICO..."

...oppure digli che farà presto un incidente e lui lo farà.

Conobbi una persona, anni fa. Un ragazzo della mia età, anno più anno meno.
Definirlo "particolare" sarebbe stato un eufemismo, visto che appariva dannatamente chiaro che fosse problematico. Con il tempo riuscii a trovargli una collocazione: era il classico ometto insignificante sotto tutti i punti di vista ma dotato di un' autostima fuori dall'umana comprensione.
Ovviamente tutto era abbastanza ben celato da una ormai collaudata "teenage angst" esibita in ogni minuto.
Una recita dentro alla recita.
Con il tempo divenni suo amico e ci ritrovammo a suonare nello stesso gruppo musicale.
I suoi limiti umani e artistici erano evidenti a tutti e, nonostante io ed il tastierista lo difendessimo, non era veramente voluto da nessuno (amici e morose altrui comprese).
Alla prima occasione, trovò il modo di accanirsi contro di me (credo a causa di sviluppatissimi complessi di inferiorità verso il sottoscritto) e dedicò una enorme quantità di tempo allo screditarmi. Il gruppo (composto da altri tre caproni senza spina dorsale o opinioni) lo seguì.
Arrivò a "dedicarmi" testi (orrendi) di canzoni (ancor più orrende) o post sul suo blog dove gettava fango su di me, tirando in ballo questioni personali che gli avevo in buona fede confidato (pessima idea) e altre bassezze del genere. Ho tentato di rispondere colpo su colpo, ma si sa... non si vince contro l'idiozia.
Qualche mese fa, all'ennesima provocazione cattiva e di pessimo gusto, gli ho prospettato la possibilità di avere un incidente stradale: ovviamente, se mi fossi trovato nelle vicinanze, non avrei perso occasione di finirlo con una pietra, in modo da avere uno stronzo in meno sulla Terra.

Beh, believe it or not...... nemmeno due mesi dopo, ha davvero fatto un incidente, rischiando la vita.
Peccato che, in quel momento, io mi trovassi fuori dall'Italia.
Sarà per un'altra volta.